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sabato, Dicembre 21Storie, Racconti, Notizie sul mondo del Wine & Beverage

Tag: winelivery

#beerstories – E come EBC

#beerstories – E come EBC

Alfabeto di Winelivery, Birra, Storie di Luppolo
Se ti stai domandando cosa sia l'EBC perchè non l'hai mai sentito nominare prima d'ora, sappi che non si tratta di uno stile birraio, ma di uno strumento per stimare il colore della birra. Nato alla fine del 1800, più precisamente nel 1883,  dall'idea di Joseph W. Lovibond di utilizzare per la prima volta dei vetrini colorati per raffrontarli al colore della birra. Questa tecnica fu usata per diversi decenni, tanto che ancora oggi si parla di gradi Lovibond [°L] per descrivere il colore della birra, ma fu abbandonata per diverse pecche. La principale era che la stima del colore era lasciata all’interpretazione umana (ovvero della persona che compara il colore della birra con il campione di vetro). Nella metà del XX secolo quindi, per ovviare alla scarsa scientificità del metodo Lovibond...
#beerstories – D come Doppio Malto

#beerstories – D come Doppio Malto

Alfabeto di Winelivery, Birra, Storie di Luppolo
Ebbene sì ci siamo, con la lettera D non si può non parlare della leggendaria Doppio Malto. Perchè leggendaria? Perchè come ogni leggenda una grossa parte è frutto di una fantasia comune che ha intaccato la popolazione Italiana. La doppio malto infatti non esiste, ma capiamo meglio da dove si sia originata questa storia. Nel nostro paese la produzione e il commercio della birra sono disciplinate da una legge risalente a oltre cinquant’anni fa (n.1354 del 1962, “Disciplina igienica della produzione e del commercio della birra”). Il secondo articolo della legge prevede la classificazione delle birre in commercio divise in base al loro “grado Plato”(ossia la misura del grado saccarometrico, il contenuto zuccherino del mosto, prima che cominci la fermentazione). Questo dà luogo a 5 categori...
#beerstories – C come Cruda

#beerstories – C come Cruda

Alfabeto di Winelivery, Birra, Storie di Luppolo
Saporita, nutriente, ricca e viva: la birra cruda non microfiltrata è la birra che più si avvicina a quella prodotta secoli fa (si parladi tempi risalenti fino ai Sumeri) e che, non a caso, veniva definita “pane liquido” proprio per via delle sue eccellenti caratteristiche nutrizionali. L’idea della birra cruda si rifà alla metodologia di un tempo: lasciare la birra inalterata al termine del processo produttivo, senza sottoporla ad alcun trattamento a fini conservativi e commerciali. Tutte le birre “industriali” esistenti sono infatti sottoposte alla pastorizzazione, un processo che prevede il riscaldamento della bevanda, protratto per diversi minuti (fino a 20) a temperature di almeno 60°C: ciò consente l’eliminazione dei microorganismi dalla birra stessa. Grazie a questo, la birra ...
#winestories – 6000 anni di vino!

#winestories – 6000 anni di vino!

Curiosità, Storie di Vigne
Un gruppo di archeologi italiani ha scoperto un'anfora risalente all'età del rame ( 4.000 a.C ) contenente tracce di vino sconvolgendo il presunto avvio della vinificazione in Italia. Precedentemente si credeva che la crescita e la produzione in Italia si fosse sviluppata attorno alla metà dell'età del Bronzo (1300-1100 B.C.), da cui risalgono alcuni semi e cocci di vasi ritrovati all'interno di antiche cantine. Tuttavia quest' ultima scoperta pone l'inizio del patrimonio vitivinicolo italiano ancora più indietro nella storia, indicando che la conoscenza sul produrre vino è stata acquisita almeno nel 4.000 a.C durante l'età del rame. Un gruppo di archeologi diretti dal dottor Davide Tanasi, dell'University of South Florida, ha fatto la scoperta in un sito a Monte Kronio, o monte San Cal...
#beerstories – B come Bitter

#beerstories – B come Bitter

Alfabeto di Winelivery, Birra, Storie di Luppolo
Lo stile birraio di cui andrò a parlarvi oggi è il Bitter Ale, uno stile che ha origine in Inghilterra durante il 1900 in piena Rivoluzione Industriale, ma che riesce tutt'ora a dominare i mercati Inglesi insieme alla Pale Ale. Nel 1900 in tutto il Regno Unito il peso dello zucchero usato nelle aggiunte era pari al 25% del peso del malto impiegato. Inoltre le densità continuò ad abbassarsi per tutto l’inizio del ventunesimo secolo stesso, perché le continue modifiche sulla tassazione resero conveniente creare birre con densità più basse. Fu solo dopo la Seconda Guerra Mondiale che in Inghilterra si iniziò a produrre birre con tasso alcolico molto basso con malto Pale ( infatti la gradazione delle Bitter parte dal 3% fino a un massimo del 7%), definite Pale Ale Light, ma l'utilizzo del t...
#beerstories – A come American Pale Ale

#beerstories – A come American Pale Ale

Alfabeto di Winelivery, Birra, Storie di Luppolo
Lo stile American Pale Ale, uno dei più apprezzati tra le birre artigianali, è nato negli Stati Uniti dove i mastri birrai iniziarono ad utilizzare i luppoli autoctoni, comunemente più fruttati e meno erbacei e resinosi di quelli inglesi, per creare una birra con cui i coloni appena sbarcati dal vecchio continente potessero festeggiare la riuscita della traversata. O almeno, questa è la versione più poetica, in realtà è un stile piuttosto giovane nato per contrastare l'utilizzo dei luppoli inglese. L'acronimo con cui è conosciuto è APA; Il termine Ale indica una birra prodotta con lieviti di alta fermentazione, Pale invece sottolinea il colore della birra. La birra che si ottiene spesso viene confusa con un altro stile, l' Indian Pale Ale ( IPA ), simile all'apparenza ma che può raggiun...
L’alfabeto del vino – V come Verdicchio

L’alfabeto del vino – V come Verdicchio

Alfabeto di Winelivery, Storie di Vigne
Oggi vi racconto la storia di uno dei miei vitigni preferiti: il verdicchio. Un vitigno autoctono tipico delle Marche dal quale si ricava un ottimo vino bianco vinificato in purezza che, secondo un recente studio, risulta essere il vino bianco "fermo" con più riconoscimenti dalle guide italiane del settore. Viene anche chiamato: Verzello, Verdone, Trebbiano di Soave, Marino, Verdicchio giallo, Trebbiano verde, Marino, Turbiana, uva marana, Verdicchio verde, marchigiano, Uva Aminea, Trebbiano di Lugana. Le principali zone di coltivazione sono quella dei Castelli di Jesi (AN) e un’area più ristretta nel comune di Matelica (MC), entrambe contrassegnate dalla D.O.C. e per le Riserva dalla D.O.C.G. Sull'origine del Verdicchio non si hanno molte notizie si sa solo che l'arrivo della vite in q...
L’alfabeto del vino – T come Timorasso

L’alfabeto del vino – T come Timorasso

Alfabeto di Winelivery, Storie di Vigne
Un vitigno autoctono dalle origini antiche di cui si hanno testimonianze già nel XIV secolo, nel Trattato di agronomia di Pietro de’ Crescenzi, e nel Bollettino Ampelografico del Di Rovasenda, del 1885, ma che solo dalla fine degli anni 80 è tornato ad essere coltivato nelle zone d'origine come le Valli Curone, Grue, Ossona e in Val Borbera, in un 'area dove la vite trova un valido "habitat" grazie al terreno, al lungo soleggiamento e alla posizione al riparo dei venti. La sua produzione è piuttosto ridotta, ma di qualità. Il vino che se ne ricava, di buona struttura, è assai rinomato tra i buongustai; appartiene all'ultima generazione dei "bianchi" della provincia di Alessandria, nonostante le sue origini antiche. Il timorasso ha sempre dimostrato una scarsa adattabilità a condizioni c...
L’alfabeto del vino – S come Sauvignon Blanc

L’alfabeto del vino – S come Sauvignon Blanc

Alfabeto di Winelivery, Storie di Vigne
Uno dei vitigni più famosi al mondo è il Sauvignon Blanc un vitigno a bacca bianca che arriva dalla zona Bordolese del Sud Ovest della Francia.  Dalle sue bacche difatti si vinificano molti dei vini più rinomati e ricercati. Il suo apprezzamento deriva soprattutto dai particolari aromi che rilascia attraverso il vino. Altri nomi con il quale è conosciuto sono Bordeaux Bianco, Blanc Fumè e Sauvignon Blanc. Il suo nome deriva dalla parola francese "sauvage", la cui traduzione è selvaggio, per sottolineare il suo essere autoctono nella zona sud/ovest della Francia. Di questo vitigno ne esistono altre varietà che variano nel colore della bacca, passando da colori rossastri, a colori giallo/verdastri, fino ad arrivare a tonalità quasi nere. E’ un vitigno semi aromatico riconoscibile immedia...
L’alfabeto del vino – R come Riesling

L’alfabeto del vino – R come Riesling

Alfabeto di Winelivery, Storie di Vigne
Di Riesling si inizia a parlare intorno al 1400, quando partendo dalle valli del Reno, questo vigneto si diffuse in tutta la Germania, dove molto tempo prima i Romani avevano introdotto la viticultura. Le recenti analisi genetiche affermano che sia un incrocio tra tre varietà di vigneti: - Un vitigno autoctono già in possesso dei Germani che rende la bacca del Riesling piccola e resistente al freddo. - Il Traminer importato dai Romani che si incrociò, probabilmente spontaneamente, portando così un netto miglioramento qualitativo. - L’Heunisch, vitigno importato dagli unni ed innestato agli altri due per conferire alle uve un’aciditá stabile e fragrante. Il suo nome pare tragga origine da "reissende tiere", ovvero animale selvatico, a causa del suo aroma che ricorda vagamente l’...
L’alfabeto del vino – P come Passerina

L’alfabeto del vino – P come Passerina

Alfabeto di Winelivery, Storie di Vigne
Questo vitigno autoctono dell'Italia centrale contende le sue origini tra la zona di Frosinone e le Marche poiché, essendo stato coltivato fin dall’antichità in tutto il Centro Italia anche con nomi diversi (Uva passera, Caccione, Uva d’oro, Trebbiano di Teramo, Campolese, Trebbiano Dorato, Trebbiano Scenciato, uva Fermana e Cacciadebiti ) è difficile stabilirne l’esatta origine, seppur gli studiosi siano quasi tutti certi che provenga dalle Marche. Di certo si sa che il suo nome particolare si deve alla ghiottoneria che i passeri hanno per le sue bacche particolarmente dolci e ricche di sostanze benefiche come la quercitina. Un fatto molto curioso è dato da uno dei suoi sinonimi, Cacciadebiti: si dice che questo nome sia nato perchè in passato questo vino prelibato veniva utilizzato come ...
#beerstories – Birrificio Indipendente Elav

#beerstories – Birrificio Indipendente Elav

Birra, Storie di Luppolo
Cari Winelovers e Beer geeks, come sapete winelivery non si occupa solo di vino e infatti quest'oggi vi vogliamo presentare un birrificio che con le sue birre, e che birre, entrerà di diritto nei vostri cuori: Il Birrificio Indipendente Elav! Elav nasce nel 2010 a Comun Nuovo, in provincia di Bergamo, come progetto di autoproduzione per i due locali della stessa proprietà. Partito con un impianto da 300 litri, nel giro di 4 anni sono passati ad un impianto totalmente manuale di 2000 litri e nell'anno successivo sono riusciti a fondare la società Agricola Elav creata con lo scopo di perfezionare il lavoro del Birrificio utilizzando materie prime autoctone e di qualità. Il forte carattere di indipendenza è ciò che ha permesso al birrificio di raggiungere gli eccezionali risultati ottenu...
A Milano il Vino lo Porta Winelivery! – Successo nel crowdfunding: raggiunto più del 200% dell’obiettivo.

A Milano il Vino lo Porta Winelivery! – Successo nel crowdfunding: raggiunto più del 200% dell’obiettivo.

Eventi, Out Of Office
Winelivery, la prima startup italiana che consegna vino e alcolici a domicilio in meno di 30 minuti in tutta Milano, al primo traguardo della raccolta di fondi sul portale Crowdfundme.it supera l’obiettivo prefissato di 50mila euro raccogliendo più di 100mila euro: più del doppio, senza contare ulteriori 15 mila euro in fase di approvazione e finalizzazione. Sono oltre 100 le persone che hanno dimostrato concretamente di credere nel progetto del “Vino prêt à boire” investendo in winelivery. Visto il successo della campagna di Crowdfunding, dato dall’overfunding in dirittura d’arrivo, il periodo di raccolta fondi è stato prolungato di ulteriori 30 giorni con l’obiettivo di 150mila euro. I dati sono sorprendenti, solo nell’ultima settimana sono stati investiti più di 60mila eur...
#5giornatedelbere – I grandi spumanti del mondo

#5giornatedelbere – I grandi spumanti del mondo

Curiosità, Storie di Vigne
Cari Winelovers, in occasione di quest'evento più unico che raro, che riunisce sotto lo stesso tetto i migliori produttori di spumanti a livello mondiale, accompagnati dalle loro bottiglie, noi di winelivery abbiamo chiesto ad Alessandro Torcoli di raccontarci qualcosa a proposito: "Le Cinque Giornate di Milano di Civiltà del bere si chiudono con uno dei temi più appassionanti del momento: le bollicine. L’intento è apparentemente semplice: desideriamo presentare spumanti di stili, vitigni, origini differenti, per offrire un’ampia panoramica e materia di gioioso confronto. In realtà si tratta di un caso piuttosto raro, poiché non è facile riunire tante “confessioni” sotto lo stesso tetto: metodi di produzione diversi, come il Martinotti e il Classico, Prosecco e Champagne, Lambrus...
Rouchè – Il vino del papa

Rouchè – Il vino del papa

Storie di Vigne
Le declinazioni del vino sono infinite: nel mondo cristiano è il simbolo terreno del sangue del salvatore. Da San Venceslao, protettore dei pigiatoi a San Giovese il vino percorre la cultura cristiana e non da secoli, ed eccoci qui per presentarvi il connubio a modo nostro: Racconto cartaceo più racconto in bottiglia. Quale vino meglio del Ruchè "Pro Nobis" per accompagnare il racconto de "Il vino del papa" storia avvolta da mistero color rubino e dai profumi intensi con note di frutti di bosco e marasca?  
winelivery & The Winedipity – assieme per scoprire il vino!

winelivery & The Winedipity – assieme per scoprire il vino!

Eventi, Out Of Office
Due giovani realtà unite dalla passione per il vino si incontrano per portarlo, ognuna a modo suo nelle vostre vite! Una serata, qualche bollicina e winelivery trova un nuovo compagno di viaggio: The Winedipity!   Chiediamo a Carolina Remo, la sua ideatrice, di cosa si tratta: "The Winedipity nasce dall’idea di voler avvicinare i giovani studenti universitari al mondo del vino, di fare informazione in maniera fresca, innovativa e popolare. The Winedipity è un progetto che vuole coinvolgere tutto il mondo universitario, in una community online, dove nutrirsi di curiosità e approfondire la propria passione. Troppi tecnicismi hanno fatto si che questo mondo diventasse razionale e lontano da noi, quando in realtà il vino deve essere emozione pura. The Winedipity...
#redstories – Cap. 6 Lavori in cantina

#redstories – Cap. 6 Lavori in cantina

Cantine, Curiosità, Storie di Vigne
Una volta terminata la vendemmia ed effettuata la pigiatura, si apre un nuovo, entusiasmante capitolo della nostra #redstory: quello dedicato alla fermentazione ed ai lavori in cantina. E' il periodo più concitato della vita di un vino, quello che potremmo definire la nascita ed i primi giorni e che terminerà con la svinatura. Il succo pigiato dai nostri grappoli entra in cantina con le sue bucce, ed è ancora mosto. Durante il processo di fermentazione, tutt o lo zucchero naturale del frutto deve essere “attaccato” e metabolizzato dai lieviti, che si occuperanno di consumarlo e di trasformare così il mosto in vino, dotandolo naturalmente di un grado alcolico - in questa annata si aggirerà attorno ai 13,5-14% per i nostri vini, sia per il Puntofermo 2016 che per il Bariöla 20...
#coldwine – Astoria 9.5 revolution

#coldwine – Astoria 9.5 revolution

Curiosità, Eventi, Storie di Vigne
Per un bere responsabile non c’è solo la strada della moderazione, ma anche quella della ricerca attraverso la tecnica enologica: Astoria Wines incontra le nuove esigenze dei consumatori con il primo spumante a bassa gradazione. “9.5 Cold Wine” si presenta come uno spumante brut che, come dice il nome stesso, offre il piacere di un buon spumante italiano con un grado alcolico di soli 9.5 gradi (il minimo per essere definito vino). Abbiamo cercato una nostra strada alternativa attraverso l’innovazione del prodotto e del packaging e l’utilizzo di nuove tecniche di vinifcazione perché tutti possano permettersi un buon bicchiere di prosecco con maggiore serenità.  Il design delle bottiglie nasce sempre in famiglia, frutto dell'idea geniale e fuori dal coro della Marketing Manager che pe...
#ilpastodivino – winelivery e Timo T’amo si incontrano e fanno magie!

#ilpastodivino – winelivery e Timo T’amo si incontrano e fanno magie!

Occasioni & Abbinamenti, Out Of Office, Vino&Food
  Se vi trovate davanti a questo blog è perchè probabilmente winelivery lo conoscete già... quello che forse sarete curiosi di sapere è: cosa significa #ilpastoodivino? E, soprattutto, cos'è Timo T'amo? #ilpastodivino è una rubrica che vi darà spunti per arricchire le vostre tavole con Bacco e leccornie!!! Grazie alla preziosa collaborazione con Francesca e il suo blog "Timo T'amo", ogni settimana vi proporremo una videoricetta da abbinare ai vini che potrete trovare sul nostro portale winelivery. Per raccontare Timo T'amo lasciamo la parola Francesca, "Timo T'amo è una finestra sulla felicità. Il pensiero alla base di Timo T'amo è il concetto "svuotafrigo". Per evitare buona parte degli sprechi, innanzitutto, e poi perchè  non sempre alla fine di una giornata di lavoro si ha vog...
La Collina dei Ciliegi – Dal Veneto a casa tua in 30 minuti

La Collina dei Ciliegi – Dal Veneto a casa tua in 30 minuti

Eventi, Storie di Vigne
Dal 20 luglio a Milano i vini de la Collina dei Ciliegi arrivano a casa tua in 30 minuti! La Collina dei Ciliegi sceglie il servizio innovativo offerto da noi di Winelivery. Dedicato ai Milanesi che desiderano ricevere i vini pluripremiato (149 premi internazionali) della Collezione Etichetta Nera direttamente a casa e a temperatura. La Collina dei Ciliegi La Collina dei Ciliegi, adagiata sulle dolci colline della Valpantena in provincia di Verona, fra 450 e 650 metri di quota, interamente in zona DOC Valpolicella, nasce dalla passione di Massimo Gianolli e della sua famiglia per la terra, l’agricoltura e il vino, che trovano la loro naturale espressione nel territorio veronese: la storia vitivinicola de la Collina dei Ciliegi ha inizio con la produzione del primo Amarone 2005....