Non vi siete sempre chiesti perchè di alcuni vini ci innamoriamo e di altri rimaniamo indifferenti? Ebbene Winelover, a voi spiegato l’indice di godibilità. Silvio Ariani della cantina Hofstätter, ci ha portato nel suo mondo e raccontato con passione questo piccola chicca in esclusiva, siete pronti a scoprirne di più?
Si può misurare la “godibilità” di un vino?
Per assaggiare e soprattutto “godere” un Vino non è necessario aver vinto da poco il premio di miglior Sommelier dell’anno, basta ascoltare i propri sensi, esattamente come si fa con il cibo o con un vestito che si vuole indossare, o, se vogliamo, con le persone.
Il godimento nasce dai sensi…. E il Vino ne soddisfa in maniera totale ben quattro. Quindi chiunque è in grado di dare un giudizio insindacabile: basta porsi la domanda: i miei sensi stanno godendo o no?
Cos’è l’indice di godimento?
Qualcuno ha cercato di dare, ad una definizione simile, una soluzione “matematica”. Francamente ci sembra un po’ troppo impegnativo. Bastano pochi elementi per capire se un Vino è altamente godibile o no.
Freschezza, la famosa sensazione di salivazione sui lati della lingua, sapidità paragonabile ad un piatto che ha la giusta dose di sale e scorrimento con fluidità di deglutizione.
Insomma, l’indice di godimento si misura contando i secondi che intercorrono tra un sorso e l’irresistibile desiderio di averne un altro. Volendolo proprio trasformare in una formula matematica, possiamo riassumerlo così:
L’indice di godimento è inversamente proporzionale al tempo di durata della bottiglia di vino che abbiamo stappato.
De Vite di Tenuta Hofstätter
Non è detto che un Vino con alto indice di godimento sia migliore di uno a basso indice. Immaginiamoci un Vino molto concentrato con grande morbidezza, consistenza e alcol, probabilmente un Grande Vino, ma con una beva molto lenta, che potremmo perciò definire Vino da meditazione, da sorteggiare leggendo un buon libro, su una vecchia poltrona davanti a un caminetto acceso.
L’identikit di De Vite, la cuvèe di alta montagna firmata Hofstätter, è senza dubbio quello di un vino ad alto indice di godibilità: lieve aromaticità, equilibrio perfetto di tre nobili Vitigni come Sauvignon, Pinot Bianco e Mueller Thurgau, la sua freschezza esplosiva e la sua sapidità setificata, provoca la sensazione di non voler smettere mai di sorseggiarlo…
Queste caratteristiche fanno sì che il Vostro Calice di De Vite abbia una durata breve e che ne desideriate subito un altro. Un Vino ad alto indice di godimento è vivo, si gusta in compagnia e si finisce la bottiglia, è convivialità e piacere di stare insieme!
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