L’Albeisa è una bottiglia per il vino nata all’inizio del 17° secolo nelle zone di Alba, Piemonte. Orgogliosi dei propri vini, i produttori di questa zona, vollero contraddistinguerli da altri creando una nuova forma di bottiglia: L’Albeisa.
Purtroppo a causa delle invasioni napoleoniche l’Albeisa fu sostituita dalle due forme tipiche francesi: la Bordolese e la Borgognotta (cui somiglia parecchio), più economiche e a sagoma più regolare in quanto soffiate in stampi che ne garantivano una forma più omogenea.
Il 1973 vede la rinascita dell’Albesia: 16 produttori decisero di riutilizzare l’antica forma, riadattandola alle esigenze moderne e scrivendo in rielievo il nome Albeisa. Venne poi costituita l’Unione Produttori Vini Albesi e siglata la stretta collaborazione con la Vetrerie Italiane di Dego, oggi Saint-Gobain Vetri, unica vetreria incaricata di produrre la bottiglia Albeisa.
Poche bottiglie al mondo identificano immediatamente una zona e i suoi vini e l’Albeisa, grazie alla sua forma unica, è una di queste.
Questa particolare bottiglia ha oggi il compito di caratterizzare e qualificare maggiormente la pregiata produzione enologica delle colline di Langa e Roero. Infatti possono essere imbottigliati con la bottiglia Albeisa soltanto i vini delle denominazioni di questo territorio.
Ad oggi grazie agli oltre 200 produttori che imbottigliano circa 12 milioni di bottiglie l’anno, l’Albeisa è tornata a presenziare tra le forme più conosciute di custodi di vino.
Caratteristiche:
- Base: pronunciata;
- Corpo: cilindrico fino a metà dell’altezza;
- Spalla: poco pronunciata;
- Collo: corto;
- Cercine: cilindrico poco rilevato;
- Altezza: 30 cm circa;
- Capacità: 750 ml.
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