Moscato d’Asti? Volentieri… ma secco!
Siamo sempre stati abituati a pensare all’Asti DOCG come a un vino dolce. Perfetto per festeggiare in famiglia la sera di Natale o tutt’al più per accompagnare qualche dolce a fine pasto.
E' già qualche anno, però, che i responsabili del Consorzio dell’Asti DOCG hanno iniziato a pensare che fosse un peccato limitare il consumo di questo piacevole vino solo alla fine pasto e alle occasioni di festa. E sull’onda del successo planetario del Prosecco, hanno quindi pensato di consentire la produzione di una nuova versione dell’Asti DOCG.
Secco…. O meglio meno dolce. E quindi perfetto anche come un insolito aperitivo.
Asti DOCG Secco:
i primi risultati iniziano ad arrivare
Ottenuto esclusivamente da uve Moscato bianco coltivate nei 52 comuni delle province di Asti, Alessandria e Cuneo, l'...