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giovedì, Marzo 28Storie, Racconti, Notizie sul mondo del Wine & Beverage

Quando una Birra è realmente artigianale?

Se ami la birra artigianale ma non sai assolutamente niente a riguardo, ecco le risposte che cerchi!

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vero e proprio boom delle birre artigianali. Dagli stili classici alle ricette più sperimentali, ce n’è davvero per tutti i gusti. Ma quando possiamo veramente definire una birra “artigianale”, e perché lo facciamo? Dal 2016 esiste in Italia una definizione legislativa, che permette di stabilire quando una birra è realmente “artigianale” in base a canoni ben precisi. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza in merito, definendo le peculiarità principali di questa categoria.

4 caratteristiche imprescindibili per una birra artigianale

  1. Una birra artigianale non può essere pastorizzata. E’ uso comune delle grandi multinazionali svolgere una pastorizzazione della birra dopo la seconda fermentazione, portandola a 60°C  per circa 20 minuti. Questo processo se da una parte permette di evitare la proliferazione di microorganismi, dall’altra porta a un denaturazione della birra e alla perdita delle qualità benefiche per il nostro organismo. Inoltre, la pastorizzazione permette di uniformare i profumi e i sapori del prodotto finale, “mascherando” a volte alcuni difetti qualitativi delle materie prime.
  2. Durante la produzione di birra artigianale non viene svolta nessuna microfiltrazione. In questa fase, le grandi aziende filtrano la birra per eliminare i lieviti esausti e le sostanze in sospensione per una questione estetica e commerciale. Tutto ciò però porta ad un ulteriore impoverimento del prodotto finale. Ecco perché le birre artigianali vengono orgogliosamente definite “crude” dai produttori. La totale assenza di pastorizzazione e microfiltrazione infatti permette di ottenere una birra viva, in continua evoluzione, dall’aroma e dal gusto più complessi e non standardizzati.
  3. Va da sé quindi che una birra artigianale deve essere prodotta da un “birrificio indipendente”. Con questa terminologia ci si riferisce a quei piccoli stabilimenti che producono tradizionalmente la birra, esattamente come avveniva prima dell’industrializzazione del settore. Inoltre non devono eccedere nella produzione di 200 mila ettolitri annui.
  4. Birra artigianale non è sinonimo di birra buona. Nonostante il mondo della produzione artigianale sia molto prolifico in Italia, sono pochi in proporzione i birrifici indipendenti meritevoli di attenzione. La produzione di birra artigianale di qualità infatti non dipende solo un’attenta ricerca dei migliori malti e luppoli. Ciò che incide maggiormente è senza dubbio l’abilità del mastro birraio, che attraverso la sua esperienza deve riuscire a sintetizzare al meglio tradizione e territorio nel prodotto finale.

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