Vi avevamo già parlato della cantina Carus Vini, una delle eccellenze della sotto-zona Classico della produzione del Chianti (per chi volesse rinfrescarsi la memoria, trovate facilmente l’articolo nel nostro sito).
Da sempre la loro attenzione verso l’ambiente ha portato ottimi risultati, con l’obiettivo di ridurre l’impatto sul terreno e dare le migliori rese per la produzione del vino. Queste scelte sono state rese possibili dall’approccio che questa cantina ha con il territorio, grazie, ad esempio, all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto, che permette una produzione propria di energia.
Tutto ciò è possibile solo grazie alla dedizione che il personale mostra in questo progetto, seguendo accuratamente tutti i passaggi, elementi preliminari alla buona riuscita del prodotto finale.
Giovanni Celani, il cantiniere, il quale vive direttamente in azienda, coordina i lavori sui campi nelle varie fasi con un gruppo di lavoranti stagionali fidati, che impiegano centinaia di ore per ettaro prima che l’uva raggiunga la cantina. Il suo compito è quello di seguire in continuazione l’evoluzione dei vini per ottimizzarne la qualità nel loro percorso tra tini in acciaio a temperatura controllata e barrique in legno. Anche l’agronomo Fabio Burroni supporta l’azienda in maniera continuativa per le lavorazioni in campagna, che devono essere compiute anche in situazioni climatiche avverse.
Proprio Giovanni Celani ci ha aggiornato sulle operazioni in atto nelle loro terre, raccontandoci un po’ la storia dei loro impianti, sia dei vecchi ancora in produzione, sia degli ammodernamenti in corso.