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venerdì, Aprile 19Storie, Racconti, Notizie sul mondo del Wine & Beverage

#winestories – Travaglino, storia di vini dell’Oltrepò dal 1868.

Cari winelovers,

winelivery ha il piacere di presentarvi una nuova collaborazione: da quest’anno la cantina Travaglino, e i suoi splendidi vini, entrano a far parte del nostro progetto!

La  splendida Tenuta Travaglino si trova a Calvignano in Oltrepò Pavese, ha un’estensione di 400 ettari di cui 80 coltivati a vigneto. All’interno della proprietà troviamo 12 cascine, un borgo storico ed una Locanda con ristorante e camere. La Tenuta risale al 1111 e dal 1868 è di proprietà della famiglia Comi.

Tenuta Travaglino

Vincenzo Comi milanese di origine, fu colui che decise di acquistare l’azienda essendo un’amante del buon vino e innamorato della gioia di vivere. Scelse Travaglino per la bellezza del paesaggio circostante e perché storicamente vocata alla produzione di eccellenti vini, basti pensare all’origine del nome del comune Calvignano “calle” “vignato” ovvero strada circondata da vigne.

 

Con il secondo dopoguerra il nipote del fondatore anch’egli Vincenzo Comi, concentrò i maggiori entusiasmi e le maggiori energie: iniziò un percorso di qualità mai visto prima in azienda, partì una zonazione aziendale per capire i terreni migliori per ciascuna varietà e subito dopo si scelsero i cloni più adatti al vino che si voleva ottenere. Sparì dunque il riesling italico, in favore del fratello più nobile, il riesling renano che rimase l’unico riesling presente nei vigneti di Travaglino.

I vitigni e di conseguenza i vini principali sono Pinot Nero e Riesling. La prima una grande uva molto eclettica, che permette di produrre importanti spumanti metodo classico ma anche emozionanti vini rossi di lungo invecchiamento. La seconda è la più importante uva a bacca bianca al mondo perché permette di ottenere vini affascinanti per complessità aromatica e longevità.

I terreni di Travaglino quasi esclusivamente argilloso-calcarei posti ad un’altitudine che va da 250 m s.l.m. a 350 m s.l.m. ed esposti a sud-ovest, permettono di mantenere acidità nelle uve e nei vini e una svariata presenza di aromi proprio grazie alla luce che è un fattore fondamentale per il loro accumulo.

Tutte le uve sono raccolte a mano ed in cassette da 20 kg per i metodi classici, in modo da poter consegnare alla cantina uve perfettamente integre e fresche. Tutte le altre uve arrivano alla cantina in piccoli carri in quantità massima di 2000-3000 kg per volta. Il tempo massimo di permanenza in campo delle uve raccolte non supera le 2 ore.

Cristina Cerri

“Il rispetto dell’uva prima e del vino successivamente fa parte della filosofia produttiva di Travaglino, ogni passaggio è importante per mantenere ed incrementare la qualità sia in vigna, sia in cantina ed anche successivamente.” Dice Cristina, erede della famiglia Comi e attualmente impegnata nella gestione dell’azienda.

E quando le chiediamo qualcosa sulla storia attuale della cantina ci dice: ” Abbiamo ottenuto un importante riconoscimento al Vinitaly, l’aprile scorso: in occasione della 50° edizione, all’inaugurazione ha presenziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che al termine ha dato 21 riconoscimenti, una cantina per regione e di tutta la Lombardia ha scelto..noi!!!”. Presa dall’entusiasmo e orgoglio aggiunge: “Inoltre da quest’anno abbiamo iniziato una collaborazione con l’Enologo Donato Lanati, considerato scienziato luminare del vino, pensa che ha creato un centro di ricerca enologica incredibile, l’unico in Europa. Per noi è stato un passo molto importante, essere seguiti dalla struttura di Lanatiperchè indice di garanzia di qualità, percepita dal consumatore finale come valore aggiunto!”

In contatto quotidiano con questa struttura è Achille Bergami, enologo della cantina nonché allievo della suddetta accademia.

E il vino?

Il Pinot Nero viene utilizzato per produrre ben sette vini, cinque dei quali in purezza e due con lo Chardonnay. Del primo gruppo fanno parte il Gran Cuvée (Blanc de Noir DOCG 42 mesi sui lieviti), il Monteceresino (Metodo Classico DOCG rosè 24 mesi sui lieviti), il Pajss (Pinot Nero DOC in bianco frizzante), il Pernero (Pinot Nero DOC in rosso), il Poggio della Buttinera (Pinot Nero riserva DOC in rosso) e del secondo gruppo in cui il Pinot Nero è almeno l’ottanta percento, fa parte la Cuvée 59 (Metodo Classico DOCG 24 mesi sui lieviti) ed il Vincenzo Comi (Metodo Classico DOCG oltre 60 mesi sui lieviti).

Il Riesling viene utilizzato per produrre due vini, il Campo della Fojada (Riesling Superiore DOC), un Riesling superiore e il Campo della Fojada Riserva (Riesling Riserva DOC), appunto la riserva del precedente che affina in cantina per 2 anni prima di essere commercializzato, per poter apprezzare questo vino al massimo delle sue potenzialità.

Conoscendo un produttore che mette tanto amore  e tanta passione da generazioni, come potevamo non volere i suoi vini?!

Ora è il momento di Gustarli!

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