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giovedì, Dicembre 26Storie, Racconti, Notizie sul mondo del Wine & Beverage

I Primi a metter l’Etichetta sul Vino sono stati gli Egiziani!

Nonostante la maggior parte di noi debba ancora imparare a decodificare ciò che viene scritto sulle etichette dei vini, non possiamo non ammettere che le suddette siano state una grande invenzione. Se i vini non avessero l’etichetta sarebbe un vagare ancora più sperduti quando si trattasse di scegliere un vino per cena o peggio ancora da regalare! Come potremmo sapere da che vitigno proviene? chi l’ha prodotto? le uve usate e quanto è invecchiato? Per non parlare del valore di una bottiglia rispetto ad un altra ecc… Proprio per rispondere a queste domande gli antichi egizi hanno ben pensato di inventare le etichette!

Dal 1550 ad 1070 AC gli egiziani primeggiavano nel commercio del vino. In principio non esistevano vigneti in Egitto, il vino arrivava solo tramite commercianti esteri, ma essendo gli egiziani un popolo dalle mille risorse in breve tempo riuscirono non solo a fare propria l’arte della vinificazione ma anche a migliorarne qualche aspetto. Introdussero dapprima delle anfore di dimensioni standard, per facilitare il trasporto del vino, creando delle guarnizioni con le canne e argilla per proteggere i loro prodotti mentre viaggiavano per tutto il mondo.

egypt-wine-labels-insidePresto l’Egitto divenne il centro del mondo del vino, e questa bevanda divenne nettare prestigioso riservato alla nobiltà. Grandi sacerdoti e regnanti persero la testa per il vino e iniziarono a riempirci le cantine, costruendone anche di nuove per poter conservare tutto il vino comprato e prodotto. Il vino divenne anche la bevananda scelta per accompagnare i nobili nell’altra vita: il Faraone Tutankhamen fu sepolto con oltre 26 anfore contenenti diversi vini – e così fecero tanti altri, pensando che il vino li potesse beneficiare una volta arrivati all’altro mondo.

Con tutto questo accumulare e commerciare vino sorse un piccolo problema: nessuno poteva dire con esattezza che vino fosse contenuto nelle varie anfore, fu così che iniziarono ad apporre le etichette sulle diverse confezioni! Anche se all’inizio, il sistema di etichettatura fu da subito molto specifico: riportava la data di produzione, dove e chi lo aveva vinificato e anche il tipo di vino. Tutte queste informazioni venivano incise sulle anfore d’argilla una volta asciutte. Oltre alle informazioni essenziali sul vino, gli egiziani amavano aggiungere anche qualche altra informazione: quanto vino fosse contenuto nell’anfora, se poteva essere considerato “buono” “ottimo” o “eccellente” – creando in sostanza anche il primo wine rating.

actual-labelA quanto ne sappiamo, il commercio di vini “Invecchiati” era preso molto seriamente dagli egiziani. Basandoci sui ritrovamenti durante gli scavi alla tomba di Tutankhamen, i ricercatori scoprirono che soltanto vini di determinate annate furono sepolti assieme al faraone, questo può farci pensare che già centinaia di anni or sono gli amanti del vino prestassero molta attenzione alle annate di produzione, differenziando tra annate buone e annate meno buone.

tut-wine-jarsTra le 26 anfore con etichetta ritrovate nella tomba del faraone Tutankhamen ve n’erano alcune che citavano: “Anno quarto. Vino di ottima qualità dalla Casa-di-Aton del fiume a Ovest. Proprietario del vigneto Khay” .

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